I vantaggi delle lenti a contatto

Aggiornato: 8 Luglio 2024

Sono molte le persone con problemi visivi che utilizzano le lenti a contatto ma c'è ancora una ampia parte degli ametropi che non ha mai neppure pensato di indossarle.

I motivi che spingono ad utilizzare le lenti a contatto sono molteplici.

In primo luogo, rappresentano l'unica scelta possibile in presenza di una marcata differenza di correzione tra i due occhi. In queste situazioni le differenze di dimensione delle immagini prodotte dalle lenti oftalmiche non consentono al cervello di fondere le informazioni tra i due occhi e ottenere una percezione singola. Questa condizione, detta anisometropia, è critica oltre le 4 diottrie di differenza tra i due occhi.

Con le lenti a contatto c'è quindi una percezione più naturale delle dimensioni degli oggetti del mondo esterno e non c'è limitazione del campo visivo indotto principalmente, ma non solo, dal bordo della montatura. Questi vantaggi sono apprezzabili da tutti coloro che mettono per la prima volta le lenti a contatto.

Le motivazioni personali che spingono a provare le lenti a contatto sono molto spesso legate a fattori estetici. Alcune persone non riescono ad apprezzare la propria immagine con gli occhiali, altri notano una marcata alterazione dei propri lineamenti, altri, soprattutto i più giovani, provano imbarazzo nel farsi vedere con gli occhiali.

Infine, ci sono motivazioni pratiche, spesso legate alla propria professione o al tipo di attività sportiva svolta. Se un ciclista pedala abitualmente con gli occhiali da sole, ed in caso di ametropia si possono realizzare con lenti correttive, non è pensabile giocare a calcio o a rugby con gli occhiali.

A questo punto sorge una domanda.

Se ci sono tanti vantaggi con le lenti a contatto perchè non le utilizzano tutti?

La risposta è duplice.
Anche se i materiali per le lenti a contatto e le tecnologie costruttive sono molto migliorate negli ultimi anni, ci sono ancora molte persone che per patologie o caratteristiche oculari anomale non possono indossare lenti a contatto.

Un altro importante gruppo di soggetti con difetti minimi o che utilizzano gli occhiali solo per alcune attività, ad esempio per lavorare al computer, troverebbero troppo complessa la gestione delle lenti a contatto.

Infine, ci sono tutte quelle persone che pensano che le lenti a contatto non possono essere adatte a loro per vari motivi. Età, problemi di manualità, paura di danneggiare l’occhio, convinzione che non esistono lenti per il loro difetto ed altro ancora allontanano questi potenziali portatori dal mondo della contattologia.

Le lenti a contatto sono un corpo estraneo che introduciamo nell’occhio e per questo motivo è necessario seguire scrupolosamente dei protocolli pre e post applicativi.

L’apparente semplicità delle lenti a ricambio frequente, le cosiddette giornaliere, ha spinto alcune persone a provare in autonomia le lenti senza affidarsi ad uno specialista. Questa pratica deve essere scoraggiata perché le lenti a contatto sono uno strumento meraviglioso per chi ha un difetto visivo e non devono diventare una causa di danni oculari. È compito dell’ottico – contattologo informare correttamente i suoi clienti sui tanti vantaggi delle lenti a contatto ma anche di seguire il portatore in un percorso sicuro.

Fonte "Dott. Marco Orlandi", psicologo, optometrista.

Marco Orlandi, dopo il diploma di ottico e la successiva qualifica in optomentria, apre un’attività commerciale nel centro storico di Roma. Successivamente si laurea in psicologia sperimentale ed approfondisce le tematiche delle funzioni percettive, soprattutto dell’età evolutiva. È stato relatore in numerosi congressi di neuropsicologia ad ha svolto attività di docente sia presso le Università della Sapienza, Tor Vergata, LUMSA. È stato anche docente presso numerosi corsi ECM in Italia. Per conto di primarie aziende oftalmiche ha tenuto seminari sulle tematiche della visione. Svolge attività clinica presso il Centro Ricerche sulla Visione che ha fondato nel 2008 proprio per trasferire nella ricerca le proprie esperienze con i pazienti.

Centro Ricerche sulla Visione:

Presso il CRV viene svolta attività di valutazione delle funzioni visuo-percettivo-motorie grazie alla collaborazione di vari professionisti, dall’optometrista all’oculista. Inoltre viene svolta anche attività di riabilitazione visiva, ortottica e/o funzionale. Il CRV organizza corsi di formazione, ECM e non, per professionisti sanitari. Il CRV è sede di tirocinio in convenzione con Roma Tre ed accoglie ricercatori e tesisti anche di altre facoltà.

https://crvisione.it

Credits to Alessandra Loreti



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