Lacrimazione e colliri

Aggiornato: 3 Marzo 2023

Quando leggiamo una descrizione dell’occhio, la cornea è indicata come prima lente del complesso sistema ottico del nostro sistema visivo.
In realtà, dal punto di vista funzionale, dobbiamo ricordare che è il film lacrimale la prima struttura che viene attraversata dalla luce.

La lacrima è molto più di un sottile strato liquido che ricopre la cornea. Osservandone la composizione si può vedere una complessa stratificazione.
Possiamo sommariamente descrivere tre zone ben distinte:

  1. lo strato mucoso, che aderisce all’epitelio corneale e lo rende uniforme e bagnabile.
  2. Uno strato acquoso, che rappresenta la maggior parte della lacrima
  3. Uno strato lipidico più esterno che controlla l’evaporazione e stabilizza il film lacrimale.

Le funzioni della lacrima sono numerose. Innanzitutto svolge un ruolo nell’ottica dell’occhio normalizzando la superficie corneale. Inoltre è fondamentale per il corretto metabolismo della cornea. Ricordiamo che la cornea non è attraversata da vasi sanguigni, quindi gli scambi metabolici avvengono con l’aria attraverso la mediazione della lacrima.
Infine la lacrima funge da lubrificante per favorire il movimento della palpebra durante l’ammiccamento.

La lacrima viene continuamente prodotta da alcune ghiandole e defluisce attraverso i canalini lacrimali nel sacco congiuntivale ed infine nel naso. La quantità di lacrima presente nell’occhio è quindi legata all’equilibrio tra le due fasi di produzione ed eliminazione.

Quando la quantità di lacrima non è sufficiente o quando anche solo una delle componenti è alterata si può andare incontro a numerosi disturbi. Si può provare una semplice secchezza oculare, un fastidio importante quando apriamo e chiudiamo le palpebre fino a giungere a patologie come nel caso di occhio secco.

Al contrario un eccesso di lacrime nell’occhio produce epifora, un defluire delle lacrime all’esterno dell’occhio. Spesso ciò è dovuto ad una ostruzione dei canalini lacrimali.

Per questi motivi l’utilizzo di integratori della lacrimazione non può essere basato solo su una semplice sensazione della persona. Ancora più significativo è il caso dei portatori di lenti a contatto. Spesso vengono forniti generici “colliri” per aumentare la tollerabilità della lente.
Oggi la ricerca mette a disposizione dei contattologi prodotti mirati per aiutare il portatore a rendere più confortevole, durevole e sicuro l’uso della lente a contatto. Con test specifici è possibile individuare la soluzione personalizzata per ciascuno.

Fonte:
2019 Feb;29(1):63-73. doi: 10.1007/s10286-018-0526-y. Epub 2018 Apr 23.
The neurobiology of human crying Lauren M Bylsma  1 , Asmir Gračanin  2 , Ad J J M Vingerhoets  3

Fonte "Dott. Marco Orlandi", psicologo, optometrista.

Marco Orlandi, dopo il diploma di ottico e la successiva qualifica in optomentria, apre un’attività commerciale nel centro storico di Roma. Successivamente si laurea in psicologia sperimentale ed approfondisce le tematiche delle funzioni percettive, soprattutto dell’età evolutiva. È stato relatore in numerosi congressi di neuropsicologia ad ha svolto attività di docente sia presso le Università della Sapienza, Tor Vergata, LUMSA. È stato anche docente presso numerosi corsi ECM in Italia. Per conto di primarie aziende oftalmiche ha tenuto seminari sulle tematiche della visione. Svolge attività clinica presso il Centro Ricerche sulla Visione che ha fondato nel 2008 proprio per trasferire nella ricerca le proprie esperienze con i pazienti.

Centro Ricerche sulla Visione:

Presso il CRV viene svolta attività di valutazione delle funzioni visuo-percettivo-motorie grazie alla collaborazione di vari professionisti, dall’optometrista all’oculista. Inoltre viene svolta anche attività di riabilitazione visiva, ortottica e/o funzionale. Il CRV organizza corsi di formazione, ECM e non, per professionisti sanitari. Il CRV è sede di tirocinio in convenzione con Roma Tre ed accoglie ricercatori e tesisti anche di altre facoltà.

https://crvisione.it

Credits to Alessandra Loreti



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