Video intervista a Francesco Gabrielli - Ottica Gabrielli - Monte San Giovanni Campano (FR)

Aggiornato: 24 Aprile 2024

   Guarda il video dell'intervista

 

Buongiorno amici del Freeoptik e benvenuti in questa nuova intervista.
Oggi siamo in compagnia di Francesco, titolare del centro ottico Ottica Gabrielli e siamo qui per affrontare insieme un tema molto interessante. Francesco, infatti, ci parlerà del criterio con cui seleziona i marchi degli occhiali all'interno del suo negozio e quali sono gli aspetti che tiene in considerazione nella valutazione di un brand.

Partiamo subito con le domande.
Ciao Francesco, parto con la domanda di rito, quindi raccontaci un po' di te e del tuo centro ottico.

Ciao a tutti, buongiorno, eccoci.

 Allora sì, il mio centro ottico nasce nel 2019 nell'entroterra del Lazio, in Ciociaria, a Posta Fibreno.
Ma qualche mese fa sono riuscito, dopo 4-5 anni di sacrifici, a ingrandire l'attività; è una struttura dedicata completamente al servizio, ai servizi di ottica, optometria e contattologia.

Senti, entrando un po' più nel vivo del tema di oggi, sai che per ogni centro ottico abbiamo scelto di approfondire un tema specifico, ti va di spiegarci quali sono i criteri con cui scegli i marchi da acquistare per il tuo negozio?

Sì, allora, diciamo che di base cerco di seguire il più possibile quello che è la richiesta della clientela, quelli che sono diciamo lo stile e i gusti che le persone seguono in questo determinato periodo storico.

Mi ricordo che anni fa c'era molto la moda del metallo, del Pantos, quindi dell'occhiale tondo, del metallino, dell'occhiale minimal; quindi, tendevo più ad andare verso quella direzione. Adesso siamo sull'occhiale più importante, sulle strutture più visibili, più colorate, che non passano inosservate; quindi, cerco di tirare verso questa via per quanto riguarda l'aspetto esteriore.
Poi per quanto riguarda, invece, l'aspetto che riguarda la struttura dell'occhiale, quindi la qualità dell'occhiale, ho cercato sempre dall'inizio di valorizzare il made in Italy.

È molto interessante il fatto che tu abbia parlato non tanto di brand nello specifico, quanto di qualità di materiali e di tipologia di prodotto. Quindi più che un discorso di marchio nello specifico, ne fai un discorso di qualità del prodotto? E poi, nel caso, quanto influisce il made in Italy in questa scelta?

Sì, diciamo che questo è un discorso che cerco un po' di diramare su più fronti, anche per quanto riguarda la mia persona. Non vado a guardare il marchio di un prodotto, vado piuttosto a guardare il prodotto, la qualità; mi impegno a dare un prodotto qualitativamente più alto possibile, che possa essere duraturo, che possa essere apprezzato.

Sai, quando si maneggia un prodotto di bassa qualità, anche il cliente si rende conto che il prodotto non è di qualità. Un prodotto made in Italy fatto con dei materiali di qualità, ha tutta un'altra fattura e quindi, di conseguenza, un altro valore anche a livello di tatto.

Certo, e tu mi anticipavi che hai sviluppato anche un tuo brand negli ultimi tempi, vuoi parlarcene?

Il mio brand è stata la prima cosa che ho fatto, che ho cercato di inserire all'interno dell'azienda, quando è aperto nel 2019.

Io sono libero facendo un mio brand da customizzare come voglio; e anche il cliente può customizzare come vuole il suo occhiale per quanto riguarda, per esempio, colorazione della montatura e colorazione delle lente.
Quindi, dai libera scelta al cliente di scegliere una montatura e customizzare la propria scelta. E stessa cosa faccio io; cioè, a mio gusto, decido di produrre un prodotto che, a mio avviso, possa essere apprezzato dalla clientela.

Certo, quindi, alla base c'è una sorta di indagine o, come dicevi, è basato più che altro su una scelta di gusto personale? Entrambe le cose, entrambe le cose.

Diciamo che io raccolgo quelli che sono i pareri della clientela ma anche delle persone che ho a fianco: amici, parenti... Dai feedback che ho in merito a colorazioni e forme, poi cerco di customizzare quello che è il prodotto finale, che in questo caso si chiama F-Eyewear. 

E se dovessi definire il tuo brand F-Eyewear con tre aggettivi, che aggettivi assegneresti? 

Unico, colorato, stravagante.

Senti, se raccontando il tuo negozio, volessi spiegarlo con una frase o un periodo breve, una riflessione, un pensiero, come lo descriveresti?

Sicuramente tre valori che deve avere un gestore di negozi di ottica per far sì che l'attività possa essere consolidata nel tempo sono passione, dedizione, costanza. Quindi direi che lo posso descrivere come sacrificio, ma anche passione.

Entrambe le cose mi hanno aiutato poi due mesi fa ad aprire quest'altro punto vendita che per me è una grande forma di orgoglio, considerando che sono partito da zero e sono partito da solo.

Chiaro, beh, non si può portare avanti un progetto del genere se alla base non c'è la passione. Poi l'attenzione e l'impegno vengono di conseguenza.

Allora, io ti ringrazio tantissimo, Francesco, per essere stato con noi e per aver condiviso la tua esperienza. E noi ci ritroviamo presto con un nuovo racconto, un nuovo ospite, qui sul canale del Free Optik.

Ciao! Ciao, ciao a tutti!

 

 


 



Ti potrebbero interessare