Quante volte vi siete trovati a pensare all'allestimento del negozio e non sapere come rendere efficace l'esposizione dei prodotti? Qual è il modo migliore per presentare al pubblico gli occhiali di tendenza? E quando è preferibile l'esposizione verticale rispetto a quella orizzontale? Abbiamo chiesto a Equipe Project, professionisti di settore, di darci alcuni suggerimenti da mettere in pratica per migliorare l'allestimento.
Ecco i loro 5 consigli.
1. LA POSIZIONE DEL PRODOTTO ALL’INTERNO DEL CENTRO OTTICO
L’ottico professionista ha ben chiaro quale sia il valore di ogni prodotto che vende ma deve considerare che spesso per il cliente non è così facile orientarsi per una scelta corretta. Per aiutarlo, è necessario disporre i prodotti in modo che la stessa esposizione comunichi le loro qualità. Un prodotto più semplice ed economico, ad esempio, può avere un’esposizione più massiva su mensole ravvicinate ed in aree dove il cliente possa agevolmente avvicinarsi. Per un prodotto più “alla moda” o un lancio del momento può avere senso una posizione vicino all’ingresso o visibile dalla vetrina, così come per i marchi riconosciuti dal cliente e più ricercati. I prodotti più sofisticati e più preziosi, invece, meritano di essere posizionati in spazi ampi, magari isolati in una teca per aumentarne il valore percepito.
All’interno del negozio possono certamente avere uno spazio in vetrina ben definito, ma anche essere in una zona di vendita assistita dove l’ottico può illustrare al cliente le qualità e le peculiarità di questo prodotto.
2. L’ESPOSIZIONE VERTICALE
L’individuazione dell’area dove posizionare i prodotti all’interno del punto vendita non è sufficiente.
È necessario valutare anche il tipo di supporto espositivo.
Per l’esposizione verticale, la tendenza degli ultimi anni è il posizionamento del prodotto libero su una mensola anziché chiuso in una teca o vetrina. La possibilità del cliente di vedere da vicino e toccare il prodotto senza una barriera è un incentivo all’acquisto. Naturalmente esistono situazioni in cui è difficile la gestione di questo tipo di esposizione (per esempio in zone molto turistiche, affollate o centri commerciali). Pertanto normalmente un giusto equilibrio tra mensole e teche aiuta la vendita e argina i furti.
Le mensole di cristallo possono essere ravvicinate tra loro consentendo un’esposizione più massiva; la loro trasparenza e sottigliezza minimizzano la creazione di ombre fastidiose tra l’una e l’altra che potrebbero penalizzare il prodotto.
3. L’ESPOSIZIONE ORIZZONTALE
Fino a poco tempo fa, l’esposizione a parete era praticamente l’unica utilizzata. Ultimamente, invece, si iniziano a vedere originali esposizioni orizzontali. Molto interessanti sono i tavoli espositivi che combinano il classico piano di servizio con l’esposizione del prodotto. Il prodotto può essere protetto da un piano in cristallo o da una teca creando una sorta di vetrina, oppure può essere in appoggio sul piano libero o su espositori o in couvette espositive.
Stilisticamente evoca un tavolo “domestico” in armonia con la tendenza di trasformare il “centro ottico” da luogo asettico a luogo caldo e accogliente.
Anche la classica cassettiera può diventare espositiva lasciando a vista, ad esempio, i prodotti nel primo cassetto.
4. A VISTA
Come convincere il cliente ad entrare in negozio? Naturalmente il biglietto da visita è la vetrina che deve mostrare i giusti prodotti che possono interessare al cliente. Spesso, però, se si tratta di un cliente che non conosce già il punto vendita, potrebbe essere intimorito poiché non sa cosa aspettarsi all’interno del negozio. Pertanto è importante lasciare la possibilità di vedere chiaramente l’interno del negozio per premettere al potenziale cliente di farsi un’idea di cosa troverà. Vetrine trasparenti, dunque. Per negozi che hanno più vetrine, si può anche decidere di chiuderne alcune in funzione dell’esposizione del prodotto; in questo modo si tutelerà anche maggiormente la privacy in alcune aree interne del negozio.
Il consiglio, comunque, resta quello di lasciarne aperte la maggior parte, soprattutto le vetrine che mostrano l’area del banco cassa e dell’accoglienza cliente.
5. ACCOGLIENZA
Come accogliere il cliente? Naturalmente dipenderà dal tipo di punto vendita, dalla sua posizione, dal prodotto commercializzato e dallo stesso ottico. Non esiste un modo “sbagliato”: l’importante è essere consapevoli di aver scelto il modo più corretto per la propria situazione.
L’arredamento aiuta a creare la giusta sintonia: l’incontro al banco cassa indica una breve permanenza e un acquisto veloce. Si può anche valutare di posizionare vicino al banco una zona con un piano più basso e una sedia; in questo modo, se fosse necessario prolungare la permanenza per un consiglio o una consulenza, si semplificherebbe l’azione. Un banco di servizio in un’altra area del punto vendita permette invece una consulenza mediamente rapida ed è di supporto nel caso in cassa ci fossero altri clienti.
Per una consulenza più approfondita, invece, è necessaria una postazione seduta che può essere la classica scrivania, pratica e razionale oppure un tavolo più conviviale, per esempio rotondo, che metta a proprio agio l’ospite come fosse “a casa”. Un’area ancora più originale e d’effetto può essere un salottino con poltroncine e tavolini bassi magari su un bel tappeto. Un’area di questo tipo può diventare di volta in volta spazio per accoglienza, attesa, vendita ed anche il centro di eventi di presentazione di nuovi prodotti o nuovi servizi.
Quelli elencati fin qui sono consigli che potete mettere in pratica per migliorare l’esposizione e l’accoglienza del vostro punto vendita. A volte bastano pochi accorgimenti per cambiare l’effetto di uno spazio e migliorare la comunicazione della propria professionalità.
Se invece avete bisogno di una consulenza approfondita e specifica per il vostro punto vendita, Equipe Project è disponibile per costruire insieme un progetto ad hoc per rinnovare il tuo spazio.
Qui il loro sito web.
Credit to Massimo Perin