La percezione del colore - Parte 1

Aggiornato: 15 Luglio 2022

La luce visibile non è altro che una piccola parte dello spettro delle onde elettromagnetiche che il nostro occhio è in grado di trasformare in segnale nervoso, consentendoci di vedere.

Queste onde sono caratterizzate dalla lunghezza d’onda che ne determina il colore che percepiamo. Con la lunghezza d’onda maggiore abbiamo la sensazione del rosso mentre nell’opposto dello spettro troviamo il blu con la minore lunghezza d’onda.

Tutta la luce che ci circonda è una miscela delle differenti sorgenti luminose.
Di giorno in ambiente esterno è predominante la luce solare mentre negli interni la utilizziamo anche artificiale.
Il colore percepito è determinato dalla luce riflessa dagli oggetti. Quando la luce A colpisce un oggetto una parte di questa viene assorbita ed una parte B viene riflessa: questa ne determina il colore percepito.

Il processo di trasformazione della luce in segnale nervoso avviene nella retina per mezzo di due tipi di recettori:

  • Bastoncelli molto sensibili anche alle basse luminosità ma non differenziano per i colori
  • Coni sono di tre tipi, ognuno sensibile maggiormente ad uno dei colori primari ROSSO – VERDE – BLU

Le sorgenti luminose mostrano una grande variabilità e questo comporta che la luce riflessa dai vari oggetti cambia rapidamente da punto all’altro dello spazio e nel tempo.
Malgrado ciò, noi continuiamo a percepire costanti i colori del mondo.
Questo è dovuto al fatto che il nostro sistema visivo non effettua l’analisi cromatica solo per ogni singolo punto dell’ambiente ma effettua un confronto continuo con tutti i punti circostanti.

Ad esempio se in ogni punto del nostro campo visivo si verifica un aumento della luce rossa il cervello interpreta correttamente questo cambiamento come dovuto ad una modifica della sorgente luminosa e non ad una modifica del colore degli oggetti che stiamo osservando.
Questo meccanismo ci permette di vivere in un mondo in costante cambiamento pur continuando a percepirlo come costante.

Purtroppo a volte il sistema visivo non elabora correttamente i colori e si manifesta una discromatopsia.

Queste alterazioni possono essere variamente accentuate.

In alcune persone una o più tipologie di coni non funziona.
Quando manca completamente la funzione di una categoria di coni si parla di dicromatismo:

la protanopia è la cecità per il rosso;
la deuteranopia è la cecità per il verde;
la tritanopia è la cecità per il blu.



Nel caso in cui, invece, non si percepisca nessun colore si parla di acromatopsia.

I tricromati anomali sono invece quelle persone che percepiscono tutti i colori ma uno in maniera alterata. In questo caso si definisce:
protanomalia chi percepisce alterati i toni del rosso;
deuteranomalia chi percepisce alterati i toni del verde;
tritanomalia chi percepisce alterati i toni del blu.

Generalmente queste alterazioni sono su base genetica, anche se alcune malattie retiniche o neurologiche possono provocare discromatopsia.

Nel prossimo articolo parleremo dell'importanza del colore oggi e dei test più noti per valutare la percezione visiva del colore.

Fonte "Dott. Marco Orlandi", psicologo, optometrista.

Marco Orlandi, dopo il diploma di ottico e la successiva qualifica in optomentria, apre un’attività commerciale nel centro storico di Roma. Successivamente si laurea in psicologia sperimentale ed approfondisce le tematiche delle funzioni percettive, soprattutto dell’età evolutiva. È stato relatore in numerosi congressi di neuropsicologia ad ha svolto attività di docente sia presso le Università della Sapienza, Tor Vergata, LUMSA. È stato anche docente presso numerosi corsi ECM in Italia. Per conto di primarie aziende oftalmiche ha tenuto seminari sulle tematiche della visione. Svolge attività clinica presso il Centro Ricerche sulla Visione che ha fondato nel 2008 proprio per trasferire nella ricerca le proprie esperienze con i pazienti.

Centro Ricerche sulla Visione:

Presso il CRV viene svolta attività di valutazione delle funzioni visuo-percettivo-motorie grazie alla collaborazione di vari professionisti, dall’optometrista all’oculista. Inoltre viene svolta anche attività di riabilitazione visiva, ortottica e/o funzionale. Il CRV organizza corsi di formazione, ECM e non, per professionisti sanitari. Il CRV è sede di tirocinio in convenzione con Roma Tre ed accoglie ricercatori e tesisti anche di altre facoltà.
https://crvisione.it



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