Ciascuno dei film che oggi definiamo “cult” ha degli elementi che lo rendono immediatamente riconoscibile: frasi, scene, colori, musiche.
Solo menzionando la parola “alieno” nel contesto cinematografico ci salta subito alla mente il personaggio di E.T., magari nella scena iconica in cui solleva il dito illuminato.
Basta il pensiero di una coppia abbracciata sulla prua di una nave ed ecco che l’immagine di Jack e Rose, in uno dei momenti più romantici del film Titanic, prende forma tra i pensieri.
Il cinema, attraverso la combinazione di suoni, luci e immagini, trova il modo di evocare specifiche emozioni, rendendo memorabili i momenti più significativi della storia.
Gli occhiali sono tra quegli elementi distintivi che hanno contribuito a rendere alcune scene di film le più famose di sempre!
Abbiamo già visto come nel film TOP GUN i Ray Ban Aviator abbiano contribuito ad esaltare la personalità di Tom Cruise nel ruolo di Pete Mitchell.
Ma questo non è di certo un caso isolato!
Partiamo dal cinema contemporaneo. Se vi dicessi occhiali da vista con montatura nera e lenti tonde, vi verrebbe in mente qualcosa?
Harry Potter ha fatto dell’occhiale un segno di distinzione. I concetti di magia, fantasia e meraviglia possono essere brevemente riassunti in 2 simboli: un occhiale modello tondino e il simbolo di una saetta al centro della fronte.
Sempre rimanendo tra gli anni ’90 e i 2000 c’è un altro occhiale che probabilmente ricorderete con facilità. Un indizio? Si tratta di un occhiale da sole per un look total black. Sì, sto parlando di Matrix.
Qui gli occhiali, oltre ad essere un elemento di stile, assumono anche una valenza simbolica: aiutano a distinguere chi è sveglio da chi è ancora coinvolto dalla simulazione. Ecco perché durante il primo incontro tra Morpheus e Neo è solo il primo ad indossare gli occhiali da sole, un modello pince nez con piccole lenti ovali.
E sulle note di Everybody Needs Somebody to Love ci spostiamo sul set del musical per eccellenza: The Blues Brother. Per raccontarvi la storia di questi occhiali, però, dobbiamo fare un salto indietro e riaprire una vecchia parentesi. I Ray Ban Aviator, infatti, non furono gli unici occhiali Ray Ban a fare la storia del cinema; ci fu un altro occhiale della stessa azienda che suscitò l’interesse del grande pubblico.
Sto parlando dei Wayfarer che, proprio grazie ai Blues Brothers, raggiunsero il picco della popolarità negli anni ’80, tornando alla ribalta dopo una ventina d’anni ed eguagliando il successo dei loro fratelli Aviator.
Facciamo un ultimo salto indietro nel tempo per omaggiare 2 montature femminili ancora oggi simbolo di eleganza e sensualità, il modello da vista cat eye di Marilyn Monroe e l’occhiale da sole di Audrey Hepburn.
Sul set di ‘come sposare un milionario’, gli occhiali hanno un ruolo chiave rispetto al personaggio di Marilyn, Pola Debevoise.
Pola, infatti, convinta che gli uomini non avrebbero mai notato una donna che indossa gli occhiali, li toglie ogni volta che qualcuno le si avvicina. La svolta nella storia arriva solo quando un uomo, a differenza degli altri, manifesta il desiderio di vederla indossare gli occhiali davanti a lui, facendole notare quanto questo accessorio la renda ancora più bella.
Sarà da questo punto in poi che Pola, forte degli apprezzamenti ricevuti, inizierà ad indossare i suoi cat eye con convinzione e disinvoltura.
Sul set di colazione da Tiffany si respira un’aria completamente diversa. Audrey Hepburn, nei panni di Holly Golightly, indossa i suoi occhiali da sole con estrema naturalezza ed eleganza.
È interessante notare come Audrey fosse la prima attrice hollywoodiana degli anni ’50 ad indossare un paio di occhiali da sole su un set cinematografico.
“Colazione da Tiffany” è stato l’inizio di una tendenza di stile per tutte le star femminili!